Inizia oggi il nostro lungo
viaggio di avvicinamento alle Olimpiadi
di Rio che ci permetterà, settimana dopo settimana, di scoprire
classifiche, statistiche e curiosità su tutte le specialità olimpiche del
nuoto.
Nella prima tappa conosceremo
tutti i segreti della specialità regina
del nuoto in piscina, i 100 stile libero. E si tratta di una storia molto lunga: già
nella prima pionieristica edizione delle Olimpiadi, quella di Atene 1896, gli uomini si sfidarono nelle
acque greche per vedere chi fosse il più veloce nei 100 metri stile libero. E
da allora, la gara regina fu sempre disputata a livello maschile, ad eccezione
delle edizioni del 1900 (si fecero i 200, i 1000 ed i 4000) e del 1904 (a Saint
Louis ci si sfidò su distanze misurate in iarde). Le donne, invece, iniziarono a partecipare
alle Olimpiadi nel nuoto dall’edizione del 1912, e da allora si sono sempre
misurate nei 100 stile libero.
Abbiamo quindi un totale di 48 atleti (25 maschi e 23 femmine) che
si possono fregiare del titolo di campione olimpico dei 100 stile libero.
Scopriamo il medagliere per nazioni di questa gara.
MEDAGLIERE
GENERALE
Troveremo spesso, nella nostra
analisi, una situazione simile a quella esposta in questa classifica: gli Stati Uniti sono indubbiamente la
nazione leader del nuoto mondiale, e lo sono fin dagli albori della disciplina.
Va da sé che la gara con più storia alle spalle sia stata dominata in lungo ed
in largo (anche se con cicli alterni, che poi analizzeremo) da atleti ed atlete
americane. Alle altre nazioni vanno, in questo caso, le briciole. A partire
dall’Australia, ferma a 7 ori,
seguita dall’Olanda a quota 5. In
realtà all’Australia andrebbero assegnati un oro e due argenti in più, che però
vanno all’Australasia, ovvero la
squadra riunita delle nazioni oceaniche che partecipò ai Giochi del 1912.
MEDAGLIERE
MASCHILE E FEMMINILE
Gli Stati Uniti sono al comando anche delle classifiche per sesso, ed
in entrambi i casi la seconda forza è l’Australia.
Tra i maschi, però, la distanza è di ben 10 ori, il che significa che, vincendo
tutte le edizioni olimpiche dei 100 stile maschi, la patria dei canguri
raggiungerebbe gli statunitensi nel 2052. Tra le donne, invece, il gap è di
“soli” tre titoli olimpici, il che accorcerebbe l’attesa per l’aggancio al
2024. Purtroppo notiamo che l’Italia non è mai salita sul podio nei 100 stile
libero olimpici.
I CAMPIONI
OLIMPICI
Nelle prossime tabelle vedremo
tutti i campioni dei 100 stile della storia olimpica. Oltre al nome, alla
nazionalità ed al tempo con il quale hanno vinto, trovate (a sinistra del nome)
il record del mondo in vigore al momento della partenza della finale olimpica
ed il punteggio ottenuto (secondo la tabella del Campione dei Campioni che
trovate qui) dal vincitore. Partiamo con
i maschi.
Come potete vedere, non è poi
così semplice ottenere il record del mondo in una finale olimpica: è successo
solo 4 volte in 25 edizioni. L’ultimo che ci riuscì fu Jim Montgomery nel ’76 dopo che Mark Spitz fece altrettanto (in una delle sue imprese) nel ’72 e Michael Wenden nel ’68.
IL PRIMO CAMPIONE OLIMPICO DEI 100 STILE fu il leggendario Alfred Hajos: ungherese precursore del
nuoto, vinse in 1.22.2, nuotando nel porto di Atene quando ancora i record del
mondo non esistevano.
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Alfred Hajos (1878 - 1955)
Il Primo Campione Olimpico dei 100 stile libero |
CI SONO QUATTRO BICAMPIONI OLIMPICI DEI 100 STILE. L’ultimo della
lista è Pieter Van Den Hoogenband,
l’olandese capace di incantare nel 2000 e nel 2004. Prima di lui, lo
Zar Alexander Popov diede al mondo
dimostrazione di classe ed eleganza come nessuno mai in occasione delle
olimpiadi di Barcellona ‘92 ed Atlanta ’96 (a Sydney 2000 fu argento dietro proprio a VDH).
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"Lo Zar" Alexander Popov (1971)
Campione nel 1992 e nel 1996 |
Prima di loro, la memoria ci
riporta indietro addirittura agli anni 20: fu Johnny Weissmuller, il Tarzan cinematografico, ad aggiudicarsi le
edizioni del 1924 e del 1928 della gara regina, scendendo per la prima volta
sotto i 60 secondi in una finale olimpica.
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Johnny "Tarzan" Weissmuller (1904 - 1984)
Campione nel 1924 e nel 1928 |
MA IL PIU’ GRANDE INTERPRETE DEI 100 STILE OLIMPICI DI TUTTI I TEMPI fu
uno che ora è ricordato per ben altro. A molti il nome di Duke Kahanamoku non dirà nulla, ma se oggi abbiamo schiere di
appassionati surfisti che cavalcano le onde dei mari e degli oceani del mondo
lo dobbiamo proprio a lui, “The Big Kahuna”,
l’inventore e primo praticante (insieme ad una moltitudine di Hawaiani tra i quali
anche il fratello Samuel) del surf moderno.
A lui vanno attribuite imprese
quali bissare l’oro olimpico nei 100
stile a ben 8 anni di distanza dal primo: Duke vinse nel 1912 e nel
1920, mentre nel 1916 le Olimpiadi non si svolsero a causa della Prima Guerra
Mondiale. Ma The Big Kahuna sfiorò l’oro anche nell’edizione del 1924,
piazzandosi secondo dietro solo a Weissmuller (e davanti al fratello Samuel),
diventando così il primo uomo ad essere
salito sul podio olimpico dei 100 stile per tre volte (eguagliato poi nel
2000 da Popov). Come ultimo primato, Duke è anche il Campione dei Campioni dei
100 stile: nel 1920 migliorò il WR di 1 secondo netto, prestazione che equivale ad un punteggio
di 101,66.
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"The Big Kahuna" Duke Kahanamoku (1890 - 1968)
Campione nel 1912 e nel 1920 e pioniere del surf moderno |
Passiamo alle femmine.
Non meno ricca di spunti è la
storia al femminile della gara regina, nella quale la campionessa in carica,
l’olandese Ranomi Kromowidjojo, è
anche detentrice del record olimpico.
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Ranomi Kromowidjojo (1990)
Campionessa a Londra 2012 |
IN QUATTRO OCCASIONI LA CAMPIONESSA OLIMPICA MIGLIORO’ IL RECORD DEL
MONDO. La prima fu anche quella che lo migliorò di più: Ethelda Bleibtey vinse nel 1920 con un
miglioramento di quasi 3 secondi. Era un nuoto “primordiale”, solo alla seconda
apparizione olimpica femminile e quindi ancora in costante progressione
cronometrica e tecnica, ma quella prestazione rende la statunitense tuttora
Campione dei Campioni per i 100 stile. In seguito riuscirono nell’impresa di
migliorare il WR in finale due storiche rappresentanti della Germania dell’Est,
Kornelia Ender nel ’76 e Barbara Krause nell’80, le cui
prestazioni sono sempre accompagnate dal grande dubbio doping.
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Kornelia Ender (1958)
Campionessa nel 1976 |
MA L’ASSOLUTA PROTAGONISTA DELLA STORIA DI QUESTA DISTANZA VENIVA
DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO. Si tratta di Dawn Fraser, storia del nuoto Australiano e mondiale, unica atleta
in grado di vincere tre edizioni olimpiche dei 100 stile e prima donna a
vincerli con un tempo inferiore ai 60 secondi.
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Dawn Fraser (1937)
Tre volte campionessa olimpica: 1956 - 1960 - 1964 |
LA CURIOSITA’
Per tante gioie ci sono anche delle grandi
delusioni: Michael Klim, ad esempio,
riuscì a battere lo storico record del mondo di Popov nella prima frazione
della staffetta 4x100 stile a Sydney 2000. Era il 16 settembre e “La Iena”
australiana fermò il cronometro a 48”18, diventando il favorito d’obbligo per
la finale della gara individuale. Il suo record durò tre giorni: Pieter Van Den
Hoogenband lo migliorò nella semifinale, scendendo addirittura (primo nella
storia) sotto i 48 secondi, 47”84. Ma la beffa più grande arrivò per Klim in
finale: Van Den Hoogenband vinse in
48”30, Popov fu argento in 48”69 e Gary Hall Jr bronzo in 48”73. Klim
chiuse quarto in 48”80: con il suo tempo sarebbe stato campione olimpico.
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Michael Klim (1977)
Protagonista a Sydney 2000 |
Appuntamento a settimana prossima con la storia dei 100 DORSO.
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