Le Olimpiadi sono una
manifestazione che affonda le sue radici in un mondo che oggi non esiste più.
Un mondo nel quale lo sport non era un lavoro e gli sportivi non erano dei
personaggi pubblici pagati ed ammirati come oggi. In un mondo così, il barone De Coubertin fondò i Giochi Olimpici
moderni che, soprattutto nelle prime edizioni, presentavano all’interno del
programma del nuoto delle specialità che col tempo sono state abbandonate.
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Pierre de Coubertin (1863 - 1937) Fondatore delle Olimpiadi Moderne |
In questa breve analisi,
ricordiamo quelle che chiameremo “Le
specialità perdute”, ovvero le gare natatorie che hanno fatto la loro breve
apparizione all’interno delle Olimpiadi lasciando comunque un segno nella
storia.
Nella prima Olimpiade dell’era
moderna, il nuoto aveva quattro eventi in programma: oltre ai classici 100
metri stile libero, le altre tre gare fanno parte delle specialità perdute in
quanto sparite subito dopo questa edizione dei Giochi. Le gare si disputarono
nella Baia di Zea, nel Pireo, il
giorno 11 settembre.
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Le gare di nuoto ad Atene 1896 si disputarono nel Pireo |
Dopo i 100 stile, si disputarono
i 100 stile libero per marinai. La
gara era aperta esclusivamente a marinai della marina greca: i tre che vedete
citati sono stati anche gli unici concorrenti ed il vincitore, Ioannis Malokinis, chiuse la gara in un
dimenticabile 2’20”4.
Subito dopo prese il via la
gara dei 500 stile, alla quale
parteciparono sempre in tre. L’austriaco Paul
Neumann approfittò dell’assenza del favorito Hajos per imporsi con più di
90 secondi di vantaggio sul secondo.
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Alfred Hajos (1878 - 1955) Due vittorie ad Atene 1896 |
Il programma fu chiuso dai 1200 stile, gara che vide il trionfo di
Alfred Hajos (già campione dei 100 metri) con quasi tre minuti di
vantaggio sul secondo classificato. A questa gara parteciparono 9 atleti, dei
quali tre greci dai nomi sconosciuti ed un ritirato, quel Paul Neumann campione
dei 500 metri.
Quattro anni più tardi, a
Parigi, il nuoto ebbe addirittura 7 eventi in programma, dei quali ben 5 sono
da considerarsi “Perduti”.
Grande protagonista del fondo
nella Senna fu il britannico John Artur
Jarvis, vincitore sia dei 1000 metri che dei 4000 metri, eventi antesignani
della moderna maratona in acque libere.
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John Artur Jarvis (1872 - 1933) Campione nei 1000 e nei 4000 metri |
Il primo evento a per team
furono i 200 metri a squadre, il
quale svolgimento non fu più riproposto nella storia, ma che di sicuro presenta
uno strano metodo di assegnazione di un titolo. La gara era suddivisa in cinque
batterie da cinque nuotatori, i quali disputavano un 200 stile libero a testa.
L’assegnazione alle batterie era stata estratta a sorte ed i nuotatori
ricevevano un punteggio tabellare così suddiviso:
La stranezza sta nel fatto che
un atleta in seconda batteria avrebbe potuto anche fare un tempo minore di uno
in prima batteria, ma comunque il punteggio sarebbe risultato più alto (cosa
che infatti è successa). La squadra con il minor punteggio, ovvero la tedesca Deutscher Schwimm Verband Berlin, vinse
l’oro, mentre argento, bronzo e quarto posto andarono a tre squadre francesi.
Per la cronaca, i tedeschi avrebbero vinto l’oro anche con una classifica
basata sui tempi, mentre si sarebbero invertiti secondo e terzo team
classificato.
Passando ai 200 metri ad ostacoli, invece, troviamo
come vincitore il campione dei 200 stile, l’australiano Fredrick Lane. La gara, composta da semifinale e finale, consisteva
in un percorso di 200 metri durante il quale gli atleti dovevano arrampicarsi
su una pertica, superare una fila di barche e poi tornare a nuoto sotto le
barche stesse. Ci sarebbe da scommettere sul fatto che gran parte dei nuotatori
moderni, probabilmente, non sarebbe in grado di superare una prova del genere.
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Un'immagine della gara di nuoto ad ostacoli a Parigi 1900 |
L’ultima specialità perduta di
questa Olimpiade fu il nuoto subacqueo.
Il punteggio che stilò la classifica si basava sulla distanza percorsa e sul
tempo di apnea di ogni atleta. A trionfare fu il francese Charles de Vendevill, autore di 60 metri di apnea e 68,4 secondi.
La gara non venne riproposta nei Giochi successivi perché ritenuta poco
spettacolare, ma si può considerare l’antenata delle moderne prove di apnea
statica e dinamica.
Nel 1904 le Olimpiadi si
svolsero a St Louis, Missouri, all’interno della grande Fiera Campionaria
organizzata da Roosvelt. Se in generale le terze Olimpiadi si ricordano per la
comparsa delle medaglie assegnate qui per la prima volta e per la
partecipazione quasi esclusiva di atleti statunitensi, dobbiamo anche citare le
famigerate “Giornate Antropologiche”, organizzate per far gareggiare atleti di
razze considerate “inferiori” a quella bianca (pigmei, inuit, nativi americani
ecc).
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Una gara di tiro con l'arco alle "Giornate Antropologiche" di St. Louis |
Nel nuoto dobbiamo considerare
“perduti” tutti e 9 gli eventi in programma, perché per la prima ed ultima
volta le distanze si misurarono in yards
e non in metri. Gli eventi, disputati a Forest Park, si caratterizzarono
per la massiccia presenza di americani ma, come possiamo notare dai podi, la
scuola tedesca ed ungherese la fece ancora da padrona. Citiamo la prima apparizione olimpica di una
staffetta, la 4x50 yards, alla quale presero parte 4 team americani.
A Londra 1908 il nuoto ha
iniziato a modernizzarsi: le gare si disputarono per la prima volta in piscina
ed il programma fu ridotto a gare di nuoto classiche. Da quel momento in poi
possiamo citare solo 3 eventi che sono da considerarsi “perduti”.
I 400 rana maschi esordirono
nel 1912 a Stoccolma, l’edizione dell’esordio delle donne nel nuoto olimpico,
quando il tedesco Walter Bathe mise
a segno la fantastica doppietta 200-400 rana, ripetuta poi nel 1920 dallo
svedese Hakan Malmrot.
Per quanto riguarda i 300 stile donne, invece, una singola apparizione ad Anversa 1920 ed
un podio tutto statunitense con la vincitrice, Ethelda Bleibtrey, protagonista anche dell’oro nei 100 stile.
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